Una camera bianca (o cleanroom) è un ambiente progettato, costruito e mantenuto per controllare la concentrazione di particelle aerodisperse all'interno di un volume definito.
La progettazione e la gestione di questi spazi sono finalizzate a minimizzare l'introduzione e la ritenzione di particelle sospese nell’aria, al fine di garantire un ambiente di lavoro privo di agenti contaminanti e il più possibile pulito e isolato.
Le principali caratteristiche di una camera bianca sono:
Controllo e filtrazione dell’aria. L’aria, essendo un veicolo di particelle e dunque di polvere, microbi e sospensioni aerosol, rappresenta un potenziale elemento di rischio in ambienti controllati. Per questo motivo, è fondamentale intervenire sul sistema di ventilazione tramite un impianto HVAC (Heating, Ventilation, and Air Conditioning), che consenta di mantenere una temperatura costante indipendentemente dalle variazioni climatiche esterne e di ridurre il rischio di contaminazione derivante dall’umidità. Per assicurare un’aria pulita e priva di particelle, inoltre, è necessario dotare il sistema di ventilazione di un’adeguata filtrazione, utilizzando filtri HEPA (High Efficiency Particulate Air), progettati per trattenere fino al 99,999% delle particelle con dimensioni superiori a 0,3 micron.
Flussi d'aria: nelle camere a flusso laminare l'aria viene filtrata e distribuita in modo uniforme in tutta la camera, tramite una distribuzione in linee parallele per evitare il ricircolo delle particelle e convogliarle verso le zone di aspirazione. Nelle camere a flusso turbolento, invece, l'aria viene miscelata all'interno della camera, creando un movimento vorticoso. Questo secondo tipo di camera è meno costoso da costruire e mantenere, è adatto a dimensioni più grandi e configurazioni più complesse ma offre un livello di pulizia inferiore (classi ISO 8-9) rispetto alle camere a flusso laminare.
Controllo dei parametri ambientali: temperatura, umidità, pressione e velocità del flusso d’aria devono essere mantenuti entro intervalli ben precisi, al fine di garantire condizioni operative stabili e sicure.
Materiali e finiture: i materiali destinati alle camere bianche devono essere facili da pulire, disinfettare e sterilizzare. Tra i più utilizzati vi sono il laminato ad alta pressione (HPL), il PVC, l’acciaio inox, l’alluminio, le resine epossidiche, il linoleum
Vestizione e accesso: il personale autorizzato deve indossare indumenti e dispositivi di protezione specifici (tute, cuffie, occhiali di protezione, maschere, copriscarpe) e seguire rigorose procedure di vestizione e accesso, al fine di minimizzare l'introduzione di agenti contaminanti.
Monitoraggio e controllo: la camera bianca è dotata di un sistema di monitoraggio continuo dei parametri ambientali e delle condizioni operative, che permette di rilevare eventuali anomalie e intervenire tempestivamente.